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Rimossa con successo la cuspide del campanile settentrionale della Cattedrale di Zagabria




La Cattedrale di Zagabria dopo il terremoto del 22. Marzo 2020. Galleria fotografica.

GALLERIA FOTOGRAFICA

Dopo le attività preparatorie durate diverse settimane e la preghiera per il successo dell’intervento e la sicurezza dei lavoratori, guidata giovedì 16 marzo dall'arcivescovo di Zagabria, cardinale Josip Bozanić, il venerdì di Pasqua 17 aprile 2020 nel corso del pomeriggio è stato eseguito con successo l'intervento di rimozione, particolarmente complesso e impegnativo, della cuspide del campanile settentrionale della Cattedrale di Zagabria gravemente danneggiato in occasione del terremoto del 22 marzo. Con un'esplosione controllata, alle ore 17:58 è stato reso possibile il distacco della cuspide del campanile settentrionale tra la settantaduesima e la settantatreesima fila e il suo successivo posizionamento a terra.
          
L'intera operazione di rimozione della cuspide del campanile, necessaria per la sicurezza delle persone e della cattedrale, è stata possibile grazie al lavoro di un grande numero di esperti i quali, dopo numerose prove ed esercitazioni, hanno il merito per l'esecuzione con successo dell'intervento. Ingegneri, alpinisti, gruisti, operai, membri dell'Esercito croato, esperti della Facoltà minerario-geologico-petrolifera dell'Università di Zagabria, Polizia, cameramen e altri ancora, con un intervento comune eseguito sotto la direzione del presidente del Comitato per il restauro della cattedrale mons. Ivan Hren, nonché del Direttore dei lavori e progettista del restauro della cattedrale ing. Damir Foretić, hanno eseguito un'operazione unica nel suo genere per il risanamento dell'edificio sacro.
          
L'intervento di rimozione della cuspide del campanile della Cattedrale di Zagabria, simbolo dell'identità spirituale e culturale croata, è iniziato venerdì mattina presto. I quattro alpinisti Zoran Malnar, Pavel Car, Ivo Vrangeš e Alen Hertl hanno il merito di avere preparato e assicurato la cuspide stessa del campanile, svolgendo un'ispezione della situazione sulla cuspide dalle prime ore del mattino. In seguito, i membri del reggimento di ingegneria dell'esercito croato, agli ordini del tenente colonnello Miroslav Car, hanno eseguito la perforazione della pietra in nove punti e l’hanno riempita con un totale di 48 grammi di esplosivo al plastico allo scopo di indebolire i cunei di ancoraggio posti nella corona del campanile tra la settantaduesima e la settantatreesima fila e di tagliare con precisione la corda di acciaio alla stessa altezza. Ai test e alla fase di esecuzione della detonazione hanno partecipato i professori Mario Dobrinović e Vječislav Bohanek della Facoltà minerario-geologico-petrolifera dell'Università di Zagabria. Un ruolo non meno importante è stato ricoperto dai membri della sezione di intelligence militare della Brigata meccanizzato-corazzata agli ordini del maggiore Mario Maslov, i quali con dei droni hanno controllato lo spazio aereo e con le immagini video dall'alto hanno permesso a chi conduceva l'operazione un'immagine della situazione reale della cuspide del campanile. Durante lo svolgimento dei loro compiti i membri dell'esercito croato sono stati visitati dal capo di Stato Maggiore dell'esercito croato, ammiraglio Robert Hranj.
          
L'ultimo intervento prima della detonazione e del distacco della cuspide del campanile è stato eseguito nuovamente dagli alpinisti che hanno agganciato le corde della grande gru alle imbracature attorno alla cuspide del campanile. Dopo un primo tentativo di rafforzamento è risultato chiaro che era necessario correggere la lunghezza delle corde, cosa che è stata fatta con successo al secondo tentativo. Dopo la discesa degli alpinisti è stata compiuta la verifica definitiva della situazione attraverso le immagini che giungevano al Comando dai quattro droni, tre militari e uno del cameraman ufficiale. Nel momento in cui sono state rilevate condizioni meteorologiche ottimali, è stata prodotta la detonazione, dopo la quale la cuspide del campanile settentrionale, fissata alla grande gru, è stata staccata dalla parte inferiore, e con un'abile manovra del gruista, è stata messa a terra nel punto previsto.
          
Dopo che la cuspide del campanile è stata messa a terra, operazione il cui merito va ascritto ai gruisti diretti dal gruista capo Hrvoje Dačić, è subentrato un momento di entusiasmo di tutte le persone coinvolte in questa storica operazione che ha suscitato un grandissimo interesse dell'opinione pubblica. Dopo che la cuspide del campanile è stata sistemata a terra, l'arcivescovo di Zagabria, cardinale Josip Bozanić, ha visitato le persone coinvolte nell'operazione e ha espresso i suoi più vivi complimenti per l'avvenuta esecuzione con successo del compito loro affidato.

Gli esecutori dell'azione hanno ricevuto i complimenti anche del Primo Ministro della Repubblica di Croazia, Andrej Plenković, nonché del Vice Primo Ministro e Ministro della difesa, Damir Krstičević. Durante tutta la giornata i media hanno riferito da un punto che si trova tra Dolac e Kaptol, mentre si è potuto seguire la telecronaca diretta dell'avvenimento anche sulla pagina Facebook dell'Arcidiocesi di Zagabria.

Sia lode a Dio, che con la Sua Mano ha accompagnato tutte le persone impegnate nell'azione, alla Beata Vergine Maria e ai santi re ungheresi ai quali è dedicata la Cattedrale di Zagabria, nonché al beato Alojzije Stepinac per la loro intercessione dal Cielo.

Ufficio di comunicazione dell'Arcidiocesi di Zagabria

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