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Santi e beati

Beate martiri della Drina

Durante la Seconda Guerra mondiale, nel 1941 presso il convento ‘Casa di Maria’ a Pale, nei pressi di Sarajevo, vivevano suor Marija Jula Ivanišević (croata, 48 anni), suor Maria Berchmana Leidenix (austriaca, 76 anni), suor Marija Krizina Bojanc (slovena, 56 anni), suor Marija Antonija Fabjan (slovena, 34 anni) e suor Maria Bernadeta Banja (ungherese dalla Croazia, 29 anni).

Benché facessero del bene a tutti, soprattutto ai vicini e agli abitanti locali appartenenti alla Chiesa ortodossa, la sera dell'11 dicembre 1941 i cetnici circondarono il convento, portarono via con la violenza tutte e cinque suore a Goražde. In seguito saccheggiarono la ‘Casa di Maria’ e le diedero fuoco.

Quella sera le suore, insieme con alcuni prigionieri, iniziarono la loro Via Crucis nei boschi della Romanija, al freddo e nella neve profonda. Vi furono molti interrogatori, minacce e insulti, e alla fine giunsero prima a Sjetlina, dove la settantaseienne suor Berchmana, non potendo più camminare, fu separata dalle altre suore e trattenuta. Le altre suore furono portate a Goražde e rinchiuse al secondo piano di una caserma. 

La stessa sera, il 15 dicembre del 1941, i cetnici penetrarono nella stanza dove c'erano suore e le aggredirono volendo che esse rinunciassero al loro modo di vita. Nella difesa della loro dignità e verginità, le suore saltarono dalla finestra, e poi furono finite con un coltello e i loro corpi gettati nella Drina.

Suor Berchmana rimase prigioniera una decina di giorni a Sjetlina, e poi la portarono a Goražde, così almeno le dissero, a visitare le altre suore, che tuttavia nel frattempo erano già state uccise. I cetnici che la portarono via le dissero che era arrivata felicemente dalle sue suore. In realtà, suor Maria Berchmana fu uccisa sul ponte di Pračan il 23 dicembre 1941.

La fama della morte di martirio di queste cinque suore, conosciute dal popolo come le ‘martiri della Drina’, si propagò subito velocemente. Il processo arcidiocesano per la loro beatificazione è stato aperto a Sarajevo nel dicembre del 1999 ed è in seguito proseguito presso la Congregazione per le cause dei santi a Roma. Dopo l’esito positivo e le conclusioni dei teologi e degli altri esperti, nel gennaio 2011 papa Benedetto XVI ha autorizzato la loro beatificazione.

s. Marija Ozana Krajačić, FDC, vicepostulatrice della causa delle martiri della Drina

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