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Arcidiocesi

Zagabria diventa Arcidiocesi

Durante il lungo sviluppo storico della diocesi, i vescovi di Zagabria cercarono più volte di staccare la Diocesi di Zagabria dalle metropolie ungheresi e di elevarla al rango di arcidiocesi e metropolia. Si cercò di raggiungere questo scopo in due modi: o elevando la Diocesi di Zagabria al rango di arcidiocesi e metropolia, oppure unendola all'Arcidiocesi di Spalato, facendo in modo che la sede della metropolia venisse trasferita da Spalato a Zagabria.

I primi tentativi in questo senso furono fatti dal vescovo di Zagabria Stefano II, ma l'invasione della Croazia da parte dei Tartari nel 1242 fermò questo tentativo. Un simile tentativo fu compiuto nel XVII secolo del vescovo di Zagabria Aleksandar Ignacije Mikulić, ma allora fu Venezia a impedire che si realizzasse. Il vescovo Martin Brajković forse sarebbe riuscito nello scopo, tuttavia egli morì troppo presto per realizzare questo progetto.

La definitiva elevazione della Diocesi di Zagabria al rango di arcidiocesi ebbe luogo al tempo del risveglio della coscienza nazionale croata, verso la metà del XIX secolo. Allora la questione fu presa in mano dal Sabor croato, naturalmente con la forte opposizione degli ungheresi. Tuttavia il Sabor e il bano Josip Jelačić erano decisi in questo senso, e con l'aiuto del delegato del Papa, cardinale Mihael Viale-Prela, si giunse allo scopo prefisso: l’11 dicembre 1852 papa Pio IX. rilasciò la bolla Ubi primum placuit elevando la Diocesi di Zagabria al rango di Arcidiocesi, e nello stesso tempo fondando un nuova provincia ecclesiastica indipendente croato-slavona.

In tale provincia entrarono a far parte, oltre all'Arcidiocesi di Zagabria, la Diocesi di Bosnia-Đakovo e Sirmia, l'eparchia di Križevci, nonché la Diocesi di Segna-Modrussa (Modruš).

L’8 maggio 1853, l’inviato Viale-Prela intronizzò nella Cattedrale di Zagabria il primo arcivescovo e metropolita Juraj Haulik, che nel 1856 fu nominato cardinale. La Diocesi di Segna-Modrussa è appartenuta alla Metropolia di Zagabria fino al 1969, quando è stata unita alla Diocesi di Fiume ed elevata al rango di Arcidiocesi con il nome di Arcidiocesi e Metropolia di Fiume-Segna.

Con la fondazione di due nove diocesi nel 1997, la Provincia ecclesiale croato-slavona si è allargata alle Diocesi di Požega e di Varaždin.

La Provincia ecclesiastica croato-slavona è esistita per 155 anni fino al 2008. Con una bolla del 18 giugno 2008, Papa Benedetto XVI ha infatti fondato la nuova Provincia ecclesiale di Đakovo-Osijek, la quale include tre diocesi che fino ad allora facevano parte della Provincia croato-slavona, e cioè la nuova Arcidiocesi di Đakovo-Osijek, la nuova Diocesi di Sirmia e la giovane Diocesi di Požega.

Nello stesso tempo, il Santo Padre ha fondato la Provincia ecclesiale di Zagabria, la quale include l'Arcidiocesi di Zagabria, l'Eparchia greco - cattolica di Križevci e la Diocesi di Varaždin, e dal 2010 le Diocesi di Sisak e di Bjelovar-Križevci.

L'Arcidiocesi di Zagabria, nel suo cammino lungo nove secoli, ha avuto 75 vescovi e arcivescovi. Se si considera due volte il doppio mandato episcopale del vescovo Eberardo, tale numero salirebbe a 76. Ci furono molte persone speciali, come ad esempio i vescovi Stjepan II (1225-1247) e il beato Agostino Casotti (1303-1322) nel Medio Evo, molti costruttori e restauratori della Cattedrale, difensori della patria croata nei secoli delle occupazioni e delle guerre, fino a giungere ai grandi arcivescovi nei secoli XIX e XX, iniziando dal beato cardinale Alojzije Stepinac, da Franjo Šeper e Franjo Kuharić, che avviarono molte attività e fecero molto per la costruzione di una Chiesa viva e per la vita dei fedeli.

L'arcivescovo di oggi, il cardinal Josip Bozanić, è il 75° (arci)vescovo di Zagabria. Molti particolari sugli (arci)vescovi si possono trarre dal libro Zagrebački biskupi i nadbiskupi  (Vescovi e arcivescovi di Zagabria) (ŠK, Zagabria 1995).
 
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